Industria 4.0. Implicazioni e revisioni

Lo scenario in cui sempre più macchine sono collegate a Internet, pone le basi per l’Industria 4.0, questa è definita quarta rivoluzione industriale. Dopo la meccanizzazione (Industria 1.0), la produzione di massa (Industria 2.0) e l’automazione (Industria 3.0), l’”Internet delle cose e dei servizi” sta diventando parte integrante della produzione. L’Industria 4.0 apre quindi la strada a prodotti personalizzati (configurati dall’Utente), logistica efficiente sotto il profilo delle risorse impegnate, nuovi servizi e un ambiente di lavoro più flessibile.

Industry4.0

Team ‘agile’ e organizzazione del lavoro

Con l’avvento di processi più flessibili, la capacità di innovare dai dipartimenti di ricerca e sviluppo deve essere trasferita a tutte le aree di lavoro e alle fasi di creazione del valore.

L’organizzazione del lavoro e delle operations deve essere riprogettata per promuovere l’apprendimento e l’innovazione. A tale scopo sono perciò importanti due aspetti, che sono anche caratteristici del “buon lavoro”: il sostegno all’apprendimento e la partecipazione alla progettazione del proprio lavoro. La capacità di innovare, infatti, si riflette nella complessità dei compiti che si esplicita nell’acquisizione di competenze diverse e impegnative che solo un apprendimento specifico e mirato possono garantire. La partecipazione alla progettazione del proprio lavoro garantisce, invece, l’esistenza di uno spazio di manovra soggettivo foriero di idee e creatività necessarie nel contesto di Industry 4.0. Il mantenimento della complessità dei compiti e il rafforzamento delle opportunità di partecipazione al processo lavorativo sono pertanto contributi determinanti per l’innovazione e la competitività delle PMI.

Requisiti

Tale ambito include l’identificazione, la valutazione, la determinazione e la documentazione dell’ambito funzionale di un prodotto come parte del suo sviluppo.

Oltre agli approcci tradizionali alla gestione dell’innovazione, vengono sempre più implementati approcci all’innovazione aperta che apportano un contributo significativo alla gestione dei requisiti e degli attributi discrezionali. Nel contesto di Industry 4.0 però è anche importante definire le opzioni successive del Cliente con le quali potrà configurare la sua “futura variante di prodotto”. L’argomento è quindi molto importante nel contesto di Industry 4.0. Esistono diverse tipologie di configuratori che si differenziano per i contenuti, per il processo di configurazione che supportano e per la tipologia di produzione. Schematizzando possono essere riassunti in:

  • commerciali
  • tecnici di vendita
  • Cdi prodotto
  • di produzione

Cyber Security e Analisi delle minacce

L’analisi delle minacce consente l’identificazione sistematica e la valutazione delle minacce che un sistema è capace di affrontare. Un’analisi delle minacce deve perciò utilizzare un approccio strutturato che renda molto meno costoso e più efficiente gestire le vulnerabilità rispetto all’utilizzo di funzioni per la sicurezza arbitrarie e non mirate.

Una corretta analisi delle minacce deve comprendere diverse attività:

  • Identificare i dati / i componenti da proteggere
  • Creare una panoramica dell’architettura
  • Collegamento delle applicazioni
  • Identificare le minacce
  • Documentare le minacce
  • Valutare le minacce.

Conclusioni

Predisporsi al cambiamento digitale della quarta rivoluzione industriale per le aziende vorrà dire accedere ad un nuovo modello di lavoro. Dovrà quindi essere consapevole delle diversificazioni negli ambiti di lavoro e di interazione con i clienti ed essere preparata sul piano della sicurezza dal momento che gran parte della sua vita e della sua azione si sposta su un ambiente cyber, non per questo meno umano.

Soluzioni di gestione (ERP) e relazione con il cliente (CRM) sono strumenti fondamentali nella predisposizione di una struttura adeguata ad accogliere l’evoluzione industriale in atto.

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